In questa serie dedicata a una delle mie saghe videoludiche preferite, andiamo a investigare, in ordine cronologico (dai capitoli ambientati nel passato più remoto fino a quelli che si svolgono negli ultimi secoli), la rappresentazione storica nei giochi della serie di Assassin’s Creed!
Dalle Guerre Persiane alla Guerra del Peloponneso
Assassin’s Creed Odyssey è ad oggi il capitolo più “antico”, cronologicamente parlando, della serie, ambientato in uno dei periodi più tumultuosi della storia antica: la Guerra del Peloponneso.
Per comprendere appieno il contesto di questo conflitto, è essenziale partire dagli eventi precedenti che hanno gettato le basi per la rivalità tra Atene e Sparta, iniziando dalle Guerre Persiane e attraversando i decenni di tensioni che portarono alla guerra.
All’inizio del V secolo a.C., le città-stato greche affrontarono una minaccia esistenziale proveniente dall’Impero Persiano. Le Guerre Persiane (490-479 a.C.) furono una serie di conflitti tra i Greci e i Persiani, culminati in battaglie epiche come quella di Maratona e la celebre Battaglia delle Termopili del 480 a.C., dove il re spartano Leonida e i suoi 300 soldati (assieme a diverse migliaia di altri soldati greci tristemente dimenticati dai media) tentarono di fermare l’avanzata persiana.
Questo episodio è rappresentato nel prologo di Assassin’s Creed Odyssey, mettendo i giocatori nei panni di Leonida, antenato del protagonista: purtroppo, anche il gioco, come il famoso film 300, fallisce nel dare una lettura realistica della battaglia.
Per fortuna però, almeno qui, pur aggiungendo dei bracciali che non sono storicamente accurati, i soldati, per lo meno, indossano le armature!
Già da questi primi minuti si scorge quello che è, a mio parere, un difetto notevole del gioco: l’assenza di scudi utilizzabili da parte del giocatore, misteriosamente non presenti in questo capitolo della saga (per quanto introdotti nel precedente e reintrodotti nel successivo…), che rappresentano un elemento imprescindibile nella panoplia di un guerriero dell’antichità.
Dopo la vittoria greca nelle battaglie di Salamina e Platea, Atene emerse come la potenza navale dominante in Grecia. Per mantenere la difesa contro future incursioni persiane, Atene guidò la formazione della Lega di Delo, un’alleanza di città-stato greche che contribuivano con navi e tributi per mantenere una forza navale comune. Tuttavia, Atene sfruttò rapidamente questa alleanza per rafforzare il proprio potere, trasformando la Lega di Delo in un impero sotto il suo controllo,
Sparta, che aveva svolto un ruolo cruciale nelle Guerre Persiane, decise di non aderire alla Lega di Delo: formò invece la Lega del Peloponneso, un’alleanza di città-stato situate principalmente nell’omonima regione, con l’obiettivo di contrastare l’espansionismo ateniese.
La crescente tensione tra Atene e Sparta culminò nella Prima Guerra del Peloponneso, che durò dal 460 al 445 a.C. Questo periodo di conflitti intermittenti si concluse con la Pace dei Trent’anni, una tregua che permise un fragile equilibrio tra le due potenze. Tuttavia, questa pace si rivelò effimera: Atene continuò a consolidare il proprio impero, imponendo tributi alle città-stato alleate e utilizzando la forza militare per reprimere eventuali tentativi di ribellione.
Le azioni ateniesi, percepite come oppressive e imperialiste, alimentarono il risentimento tra le altre polis greche, che iniziarono a rivolgersi a Sparta in cerca di protezione.
La Seconda Guerra del Peloponneso, che scoppiò nel 431 a.C., è l’evento centrale di Assassin’s Creed Odyssey.
Questo conflitto devastante, che durò quasi tre decenni, vide Atene e Sparta scontrarsi in una serie di battaglie terrestri e navali che avrebbero deciso il destino della Grecia.
Durante questo periodo, il giocatore, nei panni di uno di due fratelli di sangue spartano (Alexios e Kassandra), affronta uno dei conflitti tra fazioni segrete tipico della serie di Assassin’s Creed: nel farlo, però, si troverà coinvolto nella guerra tra Sparta e Atene come mercenario, con la possibilità di combattere per entrambe le fazioni influenzando gli esiti di varie battaglie.
La rappresentazione della Guerra del Peloponneso è piegata alle necessità ludiche, con la possibilità di conquista di intere regioni per una fazione o per l’altra (sebbene invece, in realtà, i confini delle due potenze siano rimasti piuttosto stabili per buona parte del conflitto).
I combattimenti su vasta scala che, lungi dall’essere gli scontri ordinati tra blocchi di opliti, si mostrano come delle mischie disordinate in puro stile Hollywoodiano, permettendo tuttavia al giocatore di distinguersi: il gioco tuttavia riesce a mostrare numerose battaglie storiche come quella di Pilo, Megara e Anfipoli.
Anche la differenza strategica fra le due fazioni è appiattita, sebbene il gioco riesca a dare un’identità strategica alle due città, mostrando ad esempio come Pericle preferisse evitare le ostilità in campo aperto, dove invece il successore e rivale Cleone si spinge verso lo scontro diretto: in Assassin’s Creed Odyssey, vuoi anche per una questione di bilanciamento, Sparta e Atene vengono dipinte con eserciti e flotte di portata comparabile, dove invece, storicamente, Sparta aveva un netto primato terrestre mentre Atene deteneva un forte predominio sul mare.
Un’ultima nota sul combattimento navale, che riprende la fortunata tradizione inaugurata dal terzo capitolo della saga: le triremi (che spesso sono rappresentate come biremi) presentano sul ponte una quantità davvero notevole di soldati, molti più di quelli che potevano essere storicamente presenti.
Inoltre, il combattimento fa un ampio uso di frecce e giavellotti che, in alcuni casi, fanno danni irrealistici allo scafo nemico, sebbene sia da riconoscere la coerenza nell’uso del rostro (una sorta di ariete posto nella prua della nave per speronare le imbarcazioni nemiche) e degli arrembaggi sulle navi nemiche.
I Personaggi Storici
Assassin’s: Creed Odyssey è popolato da una serie di personaggi storici reali che hanno avuto un ruolo cruciale nella storia della Grecia antica. Attraverso le missioni principali e secondarie, il protagonista, incontra e interagisce con figure storiche che hanno segnato l’epoca della Guerra del Peloponneso.
Pericle ad esempio è rappresentato come un leader saggio ma preoccupato, che cerca di mantenere Atene al sicuro durante la Guerra del Peloponneso. Il giocatore lo incontra più volte, e il simposio che organizza è uno degli eventi chiave della trama. Durante questo evento, il protagonista ha la possibilità di interagire con altri personaggi storici e di approfondire le dinamiche politiche di Atene, come il filosofo Socrate (i cui dialoghi sono a volte ripresi direttamente dagli scritti dell’allievo Platone, non essendoci arrivato alcun testo del precedente) o del generale Alcibiade (ritratto come un personaggio lascivo e macchinatore). A quest’ultimo non viene purtroppo, a mio parere, reso merito come genio militare (nonché epico voltagabbana), dipingendolo un po’ troppo come un dandy d’altri tempi.
La rappresentazione di Pericle nel gioco riflette la sua complessità storica: un leader visionario che, tuttavia, non riesce a salvare Atene dalla peste (durante la quale muore, anche se stavolta per mano degli avversari del protagonista) e dalla guerra. Dal lato opposto, Cleone è rappresentato come un personaggio ambizioso e spietato, che sfrutta il caos della guerra per ottenere potere. Il giocatore lo incontra come antagonista in diverse missioni, dove Cleone cerca di consolidare il suo controllo su Atene. La sua rappresentazione nel gioco enfatizza la sua natura manipolatrice e il suo ruolo nella radicalizzazione della politica ateniese durante la guerra.
Non mancano infine gli studiosi, come Ippocrate, che il giocatore può aiutare nelle sue ricerche sulla cura delle malattie, o Erodoto, il “padre della storia” (per quanto talvolta fantasioso) che salirà a bordo della nave del protagonista, accompagnandolo per tutto il viaggio e “narrando le sue gesta”.
Ricostruzione Geografica e Architettonica
Uno degli aspetti più impressionanti di Assassin’s Creed Odyssey è la meticolosa ricostruzione del mondo antico, che permette ai giocatori di esplorare un’ampia varietà di ambienti che riflettono fedelmente la geografia e l’architettura della Grecia del V secolo a.C. La mappa di gioco include le principali città-stato come Atene, Sparta, Corinto e Tebe, oltre a molte isole e regioni montuose che caratterizzano il paesaggio greco. Sebbene alcune distanze siano state ridotte per adattarsi alle esigenze del gameplay, la disposizione delle città e dei luoghi di interesse riflette accuratamente la geografia dell’epoca.
Atene è rappresentata come il centro del potere culturale e politico della Grecia. La città, situata nell’Attica, è riprodotta con i suoi iconici monumenti, tra cui il Partenone, l’Acropoli e l’Agora. Le strade di Atene sono animate e piene di dettagli, che vanno dai mercati affollati ai quartieri residenziali, offrendo una visione vivida della vita urbana. I teatri greci, come il Teatro di Dioniso ad Atene, sono riprodotti nel gioco come luoghi di intrattenimento e dibattito pubblico. Questi spazi, insieme alle Agorà, che servivano come centri di commercio e discussione politica, sono animati da attività quotidiane che mostrano la vita pubblica nell’antica Grecia.
Oltre al Partenone, il gioco include molti altri templi e santuari dedicati agli dei dell’Olimpo. Il Tempio di Zeus a Olimpia, il Santuario di Delfi e il Tempio di Poseidone a Capo Sunio sono solo alcuni dei luoghi sacri che i giocatori possono esplorare. Una caratteristica che ho molto apprezzato è che le statue e i templi, che noi siamo abituati a vedere di pietra bianca, sono invece colorati come erano effettivamente all’epoca.
In contrasto con l’opulenza di Atene, Sparta è rappresentata come una città più austera e militare, situata nel cuore del Peloponneso. Le campagne circostanti sono popolate dagli Iloti e dominate da terreni agricoli e montagne, riflettendo lo stile di vita spartano incentrato sulla disciplina e la guerra.
Il gioco include anche molte delle isole dell’Egeo, come Creta, Naxos e Lesbo, ognuna con la propria cultura e architettura unica. Le isole e le città costiere, come Corinto, sono rappresentate con un’attenzione particolare alle loro caratteristiche geografiche, incluse le scogliere, le spiagge e i porti: in generale, le grandi città dell’ellade mostrano tutte una specifica personalità coerente con la loro storia, e il giocatore potrà anche avventurarsi tra le rovine delle precedenti civiltà minoiche e micenee, come a Creta.
Proprio come il precedente Origins, anche Assassin’s Creed: Odyssey offre una modalità “Discovery Tour”, priva del lato tipicamente violento della serie, permettendo di visitare luoghi come Atene, Cnosso e Micene, ma anche di approfondire lati della società greca come l’istruzione, la religione e l’economia.
Il gioco di ruolo di Assassin’s Creed
Oltre al videogioco, del quale parliamo in questo articolo, è in arrivo questo autunno anche il gioco di ruolo di Assassin’s Creed, edito da CMON.
In qusto gioco, i giocatori vestono i panni dei Discendenti, eredi moderni di Assassini del passato, utilizzando la tecnologia Animus per esplorare memorie ancestrali e combattere i Templari. Nel passato, uno dei giocatori vestirà i panni di un Antenato, mentre gli altri impersoneranno degli Echi di personaggi storici contemporanei.
Il sistema di gioco prevede quattro Approcci corrispondenti ad altrettanti simboli sui dadi customizzati, più una faccia sempre negativa (simbolo Abstergo) e una sempre positiva (simbolo della confraternita): sia il Discendente che gli eventuali personaggi del passato forniscono dei Tratti che si possono spendere per ottenere dei bonus.
Inoltre, è possibile raggiungere degli obiettivi nel passato per aumentare la propria Sincronizzazione e sbloccare abilità speciali: un simile effettoa vviene ai personaggi del presente tramite l’Effetto Osmosi.
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