In questa serie dedicata a una delle mie saghe videoludiche preferite, andiamo a investigare, in ordine cronologico (dai capitoli ambientati nel passato più remoto fino a quelli che si svolgono negli ultimi secoli), la rappresentazione storica nei giochi della serie di Assassin’s Creed!
Da Cleopatra ad Al-Mutawakkil
La morte di Cleopatra nel 30 a.C. segna la fine dell’Egitto tolemaico e l’inizio della dominazione romana: l’impero seguirà tutta la sua parabola, fino alle crisi del terzo secolo e la caduta dell’impero d’occidente nel quinto.
Per quanto concerne il vicino e medio oriente, la parte orientale dell’impero romano (nota anche come impero Bizantino), che sopravviverà fino al XV secolo, si contender il territorio con l’impero Sassasinide fino a che non arri
Nel VII secolo, la predicazione di Maometto unifica le tribù arabe sotto un’unica fede, dando vita a una nuova entità politica e religiosa. Alla sua morte, nel 632 d.C., i suoi seguaci devono affrontare la sfida di mantenere questa unità: è così che nasce il Califfato Rashidun (632-661 d.C.), guidato dai “califfi ben guidati”, i primi successori di Maometto.
Nel 636 d.C. il califfato sconfigge sia l’impero bizantino, nella battaglia di Yarmuk, che l’impero sassanide, nella battaglia di al-Qadisiyyah: due scontri epocali che sanciscono il declino delle due potenze millenarie. Gli arabi conquistano la Siria, la Palestina, l’Iraq e l’Iran, estendendo l’influenza dell’Islam su vaste aree del Medio Oriente: meno di 20 anni dopo l’impero Sassanide crollerà definitivamente, venendo inglobato dal califfato, mentre quello Romano d’Oriente vedrà i suoi domini fortemente ridotti.
Dopo un periodo di lotte interne, la dinastia Omayyade (661-750 d.C.) sale al potere. Gli Omayyadi trasferiscono la capitale da Medina a Damasco e instaurano un califfato che si estende dall’Iberia (Spagna) fino ai confini dell’India. Tuttavia, la politica di privilegiare l’aristocrazia araba provoca malcontento tra le altre etnie musulmane, in particolare i persiani e i convertiti non arabi. Questo sentimento di esclusione porta, nel 750 d.C., alla rivoluzione abbaside, che rovescia gli Omayyadi.
Gli Abbasidi stabiliscono la loro capitale a Baghdad nel 762 d.C., una città costruita ex novo per riflettere la grandezza del loro regno: diventa rapidamente il centro politico, culturale e intellettuale del mondo islamico. Durante il periodo abbaside, inizia la cosiddetta Età dell’Oro islamica, un’epoca di fioritura nelle scienze, nelle arti e nella filosofia.
Tuttavia, nonostante i successi iniziali, l’impero abbaside comincia a mostrare segni di declino durante il IX secolo. Il califfo Al-Mutawakkil (847-861 d.C.), sebbene noto per la sua forte leadership, viene assassinato nel 861 d.C., evento che segna l’inizio dell’Anarchia di Samarra, un periodo di disordini interni e rivalità tra le fazioni militari turche.
E’ prioprio questo evento che fa da sfondo alle vicende di Assassin’s Creed: Mirage!
La Baghdad dei Califfi
Fondata nel 762 d.C. dal califfo abbaside Al-Mansur, Baghdad fu concepita come una città ideale, progettata in forma circolare e nota come la “Città Rotonda”. Costruita per essere la nuova capitale del califfato abbaside, divenne rapidamente il centro politico, culturale e intellettuale del mondo islamico. L’architettura della città, unica nel suo genere, era circondata da mura concentriche e dominata dal palazzo del califfo al centro. La città si espanse rapidamente oltre i confini della struttura originaria, fino a estendersi su entrambe le sponde del fiume Tigri.
In questo periodo, Baghdad ospita la Casa della Saggezza (Bayt al-Hikma), un’istituzione dedicata alla traduzione e allo studio di testi classici provenienti dal mondo greco, persiano e indiano. Scienziati come Hunayn ibn Ishaq, traduttore di opere mediche greche, e i fratelli Banū Mūsā, esperti di matematica e ingegneria, contribuiscono alla crescita intellettuale di Baghdad. Il loro lavoro sarà fondamentale per preservare le conoscenze classiche e favorire l’avanzamento scientifico.
Sebbene Baghdad sia stata distrutta dai Mongoli nel 1258, lasciando poche tracce della sua architettura originale, il gioco attinge a esempi di città simili dell’epoca abbaside, come Samarra, per ricostruire una visione dettagliata della capitale. Sebbene vi siano alcune licenze artistiche, come l’inclusione di elementi architettonici che sarebbero arrivati a Baghdad solo nei secoli successivi, come minareti africani e influenze dall’Iberia, il gioco cattura l’essenza della Baghdad medievale come una città multiculturale e vibrante.
Le lingue parlate dai personaggi vanno dall’arabo al persiano, dall’ebraico al greco, riflettendo la diversità etnica e culturale della città. Anche la religione gioca un ruolo importante, con moschee, giardini e il richiamo alla preghiera che risuonano nella città, mentre la presenza di altre minoranze religiose, come i cristiani nestoriani, contribuisce a raffigurare la varietà spirituale dell’epoca.
La Fortezza di Alamut
Un altro pregio di Assassin’s Creed: Mirage è mostrarci la fortezza di Alamut, la sede storica dei (veri) Assassini. Situata nelle montagne dell’odierno Iran, divenne famosa come il quartier generale della setta ismailita guidata da Hasan-i Sabbah nel XI secolo. Alamut fu costruita nel IX secolo, ma divenne leggendaria per il ruolo che ebbe nelle guerre tra gli ismailiti e i vari califfati sunniti, in particolare gli Abbasidi. La sua posizione strategica tra le montagne la rendeva una fortezza praticamente inespugnabile, e la setta degli Assassini usava tattiche di guerriglia e assassinii mirati contro i loro nemici, il che contribuì alla loro fama e al loro temibile nome.
Uno dei racconti più famosi legati ad Alamut è quello narrato da Marco Polo, che descrisse la fortezza come una “Valle Segreta” dove i leader degli Assassini drogavano giovani adepti e li trasportavano in un giardino paradisiaco pieno di piaceri. Quando i giovani si svegliavano, credevano di essere stati nel paradiso islamico e accettavano di eseguire missioni mortali per tornare in quel luogo. Sebbene questa storia sia probabilmente frutto di esagerazioni e mitologia, contribuì a creare l’aura di mistero e terrore attorno agli Assassini.
In Assassin’s Creed Mirage, la fortezza di Alamut gioca un ruolo centrale nell’addestramento del protagonista Basim, dove viene istruito nelle vie degli Assassini dai suoi mentori, inclusa Roshan. Il gioco rappresenta la fortezza come un luogo sacro e di grande importanza per la Confraternita degli Assassini, enfatizzando la sua posizione remota e l’atmosfera di mistero che circonda questo luogo. Alamut è anche rappresentata come un centro di conoscenza segreta, con architettura massiccia e una rete di passaggi nascosti che riflettono il suo status di roccaforte impenetrabile.
I protagonisti del IX secolo
In Assassin’s Creed Mirage appaiono numerosi personaggi storici del IX secolo che riflettono l’importanza culturale e politica di Baghdad durante l’Età dell’Oro islamica. Ecco una panoramica dei personaggi storici più significativi.
Primo di tutti è proprio il decimo califfo abbaside, Al-Mutawakkil (822-861 d.C.), noto per il suo governo autoritario e per aver perseguito una politica di centralizzazione del potere. L’omicidio di Al-Mutawakkil rappresenta uno dei momenti chiave del declino del potere abbaside. Baghdad è scossa dall’instabilità politica dovuta all’assassinio del califfo e dalla crescente tensione sociale causata da ribellioni come la rivolta Zanj. Questa ribellione, guidata da Ali ibn Muhammad, unisce gli schiavi africani e rappresenta una delle più grandi insurrezioni della storia islamica.
Il gioco si focalizza sui molti eruditi che frequentano la Casa della saggezza: prima di tutti i Banū Mūsā, tre scienziati abbasidi specializzati in matematica, astronomia e meccanica. Il loro lavoro sugli automi e la geometria influenzò profondamente sia la tradizione islamica che quella europea.
Hunayn ibn Ishaq (808-873 d.C.) fu uno dei traduttori più celebri della Casa della Saggezza. Cristiano nestoriano di origine araba, tradusse numerosi testi greci, soprattutto in ambito medico, introducendo le opere di Galeno e Ippocrate al mondo islamico.
Non mancano infine le figure femminili: Arib al-Ma’muniyya (797-890 d.C.) fu una celebre poetessa, musicista e cantante alla corte abbaside. Nata schiava, riuscì a emergere grazie al suo talento, diventando una delle personalità culturali più influenti dell’epoca. Il suo contributo artistico riflette la sofisticatezza e la ricchezza culturale della corte abbaside durante l’Età dell’Oro.
Il gioco di ruolo di Assassin’s Creed
Oltre al videogioco, del quale parliamo in questo articolo, è in arrivo questo autunno anche il gioco di ruolo di Assassin’s Creed, edito da CMON.
In qusto gioco, i giocatori vestono i panni dei Discendenti, eredi moderni di Assassini del passato, utilizzando la tecnologia Animus per esplorare memorie ancestrali e combattere i Templari. Nel passato, uno dei giocatori vestirà i panni di un Antenato, mentre gli altri impersoneranno degli Echi di personaggi storici contemporanei.
Il sistema di gioco prevede quattro Approcci corrispondenti ad altrettanti simboli sui dadi customizzati, più una faccia sempre negativa (simbolo Abstergo) e una sempre positiva (simbolo della confraternita): sia il Discendente che gli eventuali personaggi del passato forniscono dei Tratti che si possono spendere per ottenere dei bonus.
Inoltre, è possibile raggiungere degli obiettivi nel passato per aumentare la propria Sincronizzazione e sbloccare abilità speciali: un simile effettoa vviene ai personaggi del presente tramite l’Effetto Osmosi.
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